il progetto

contesto

Le donne vittime di violenza, in particolare le donne sole con figli a carico e le donne migranti, sono ad alto rischio di marginalità nel mercato del lavoro poiché sono portatrici di caratteristiche che risultano correlate negativamente con l’opportunità di impiego. La dipendenza economica, legate alla mancanza di occupazione, diviene un elemento di ulteriore ostacolo nel percorso di emancipazione dalla situazione di violenza.

Per quanto concerne il mercato del lavoro, il tasso di occupazione – riferito all’intero territorio metropolitano – è salito significativamente nel 2014 passando dal 68% al 69,3%, con un incremento dell’1,3%, dato allineato con le principali province del Centro-Nord e sensibilmente superiore alla media nazionale. Questo aumento è attribuibile al forte rialzo del tasso di occupazione maschile, cresciuto in un anno di oltre tre punti percentuali. Per contro il tasso di occupazione femminile risulta invece in contrazione: dal 63,1% del 2013 al 62,7% del 2014. Il tasso di disoccupazione nella Città metropolitana di Bologna, dopo il picco raggiunto nel corso del 2013 (8,2%) risulta in notevole contrazione fermandosi al 7%, contro il dato regionale, pari al 8,3% e nazionale, pari al 12,7 %. Nella classe compresa tra i 15 i 24 anni il valore passa dal 46,3% (2013) al 39,3% (2014), grazie al forte calo del tasso maschile.

Le donne, in generale, hanno maggiore difficoltà nel reperire una occupazione, se a questo si aggiunge la presenza di figli a carico in assenza di reti relazioni di sostegno e un basso livello di istruzione e qualificazione, come nel caso delle donne migranti, l’inserimento nel mondo del lavoro in assenza di percorsi e progetti specifici diviene sempre più complicato.

Favour progetto workHer MondoDonna ONLUS

in sintesi

Il progetto ha previsto la presa in carico e la strutturazione di interventi individualizzati volti all’inserimento nel mondo del lavoro di donne vittime di violenza con figli a carico, ospiti di strutture di accoglienza per gestanti e madri con bambino.

Il progetto, mediante la sinergia tra le competenze specifiche di ciascun partner, ha costruito interventi personalizzati volti non solo all’individuazione di un contesto di inserimento lavorativo, ma all’attivazione di azioni di sostegno specifico per favorire la tenuta delle donne all’interno del percorso.

Le azioni previste sono:

  1. Selezione delle beneficiarie
  2. Costruzione del progetto individualizzato
  3. Incontri singoli e di gruppo di coaching di orientamento lavorativo
  4. Alfabetizzazione (rafforzamento delle competenze linguistiche delle donne straniere in particolare in riferimento al contesto di lavoro)
  5. Formazione tecnico professionale con professionisti esperti dei settori
  6. Inserimento lavorativo (ricerca azienda, tirocinio di 6 mesi con tutoraggio)/baby sitting minori
  7. Evento conclusivo
Success progetto workHer MondoDonna ONLUS

obiettivi

Obiettivo generale del progetto work(H)er è il miglioramento della presa in carico di donne vittime di violenza con figli a carico mediante l’utilizzo di un modello di intervento basato sulla collaborazione virtuosa tra enti del terzo settore che gestiscono strutture di accoglienza per donne, enti di formazione e aziende del territorio metropolitano disponibili ad azioni di informazione e inserimento lavorativo per tale target di utenza.

Obiettivi specifici:

  • Incrementare l’opportunità di accesso al mondo del lavoro di donne vittime di violenza, in particolare donne vittime di violenza con figli a carico ospiti di comunità di accoglienza.
  • Implementare le opportunità di riuscita del percorso di inserimento e integrazione economica e sociale delle donne mediante azioni di supporto multi-professionale realizzato in modo sinergico dai differenti partner di progetto.
  • Sensibilizzare le aziende del territorio nei confronti dell’inserimento di donne vittime di violenza nei propri contesti lavorativi.
  • Modellizzazione dell’intervento di presa in carico replicabile in altri contesti territoriali.
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azioni

1. Selezione delle beneficiarie

Individuazione di 32 donne vittime di violenza e/o maltrattamento ospiti di comunità per gestanti e madri con bambino disoccupate o inoccupate che necessitano di un percorso di formazione e inserimento lavorativo volto all’integrazione nel tessuto economico e sociale per il consolidamento del progetto di autonomia.

2. Costruzione del progetto individualizzato

Costruzione condivisa tra la donna e le differenti professionalità coinvolte nel progetto (educatori, formatori, tutor dell’ente di formazione) del progetto individualizzato di inserimento lavorativo che tenga conto delle fragilità e delle risorse di cui la donna è portatrice.
Adesione della donna al progetto co-costruito.

3. Incontri singoli e di gruppo di coaching di orientamento lavorativo

Il coaching è un intervento caratterizzato da: una durata breve, il numero di incontri è stabilito all’inizio del percorso; centrato sul qui e ora; obiettivi circoscritti inerenti a un problema contingente; forte promozione dell’empowerment della persona. L’intervento di coaching gruppale e individuale per l’orientamento lavorativo risulta essere particolarmente adatto poiché è caratterizzato da una promozione dell’empowerment e della “funzionalità” dell’individuo basi essenziali per l’inserimento lavorativo. Gli incontri prevedono attività e esercizi individuali e di gruppo per l’individuazione delle proprie risorse e delle proprie competenze spendibili nel mondo del lavoro oltre che una capacità di lettura del contesto lavorativo. Nel confronto con l’altro nasce l’opportunità di un dialogo che a partire dalle esperienze pregresse favorisca la costruzione di un progetto lavorativo futuro.

4. Alfabetizzazione (rafforzamento delle competenze linguistiche delle donne straniere in particolare in riferimento al contesto di lavoro)

Per le beneficiarie non di origine italiana è sviluppato un apposito corso di alfabetizzazione in cui l’apprendimento della lingua italiana viene posto in stretta connessione con abilità necessarie al mondo del lavoro al fine di rafforzare le competenze specifiche.

In particolare:

  • Potenziamento della lingua italiana, con insights e strategie per la ricerca lavorativa sul territorio e tecniche per un efficace sostegno del colloquio di lavoro.
  • Fornire gli strumenti linguistici e culturali per creare skills nel campo della ricerca lavorativa, nella presentazione del sé personale e professionale e per il sostegno di un colloquio lavorativo efficace
  • Fornire esempi di tecniche di autoefficacia per lo studio della lingua italiana e per il raggiungimento di un buon livello di motivazione positiva per far fronte alle difficoltà della formazione e del training autonomo, al fine di creare strategie e portare strumenti utili alla progettazione del proprio piano di vita.

5. Formazione tecnico professionale con professionisti esperti dei settori

Realizzazione di una formazione tecnico-professionale intensiva mediante il coinvolgimento di professionisti e professioniste delle aziende coinvolte nel progetto. L’obiettivo della formazione è fornire:

  • Competenze trasversali utili all’inserimento nel mondo del lavoro;
  • Competenze e nozioni specifiche e pratiche immediatamente spendibili durante il percorso di inserimento lavorativo.

Il coinvolgimento di professionisti e professioniste provenienti da aziende garantisce una stretta connessione tra le nozioni apprese durante la formazione e il loro utilizzi all’interno del contesto di inserimento lavorativo.

6. Inserimento lavorativo/baby sitting minori

Ricerca azienda in base alle competenze formali e informali, rilevate mediante bilancio di competenze, di cui ogni beneficiaria è portatrice.
Inserimento delle beneficiarie in tirocinio all’interno di aziende del territorio per 6 mesi (compenso di 500€/mese, buoni pasto e titolo di viaggio per il raggiungimento del luogo di lavoro a carico del progetto). Durante il periodo di tirocinio è garantito un intenso monitoraggio da parte di un tutor al fine di rispondere con tempestività alle criticità eventualmente emerse.
L’intensa collaborazione tra il tutor del tirocinio, la counsellor e l’équipe educativa di riferimento facilita la tenuta della donna all’interno del percorso di inserimento lavorativo.
Al fine di garantire la conciliazione dei tempi lavorativi con quelli di cura del minore all’interno del progetto è garantito un servizio di babysitting con operatori dedicati.

7. Evento conclusivo

Evento conclusivo del progetto con Tavola rotonda che coinvolga istituzioni, enti gestori, enti di formazione e aziende del territorio per una riflessione condivisa del modello di presa in carico di donne vittime di violenza volto all’inserimento nel mondo del lavoro.

final conference

evento online / ingresso gratuito
25 novembre 2020 ore 9.30/12.30

progetto realizzato con il contributo di:

Dipartimento Pari Opportunità
MondoDonna ONLUS
la venenta societa cooperativa sociale
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